Obiettivi di DRASTIC

Al fine di fare in modo che un sistema agroalimentare circolare non resti un’ utopia, l’analisi dello status quo è di fondamentale importanza. DRASTIC adotta un approccio basato su un caso studio riguardante una specifica filiera agroalimentare: quella dell’olio d’oliva. Oltre ad essere ampiamente diffusa nel Sud Italia, dove la ricerca si svolge (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), l’industria dell’olio d’oliva causa importanti impatti ambientali, offrendo al contempo diverse opportunità per la valorizzazione dei suoi sottoprodotti. DRASTIC adotta un approccio basato su una logica di transizione, in cui l’attuale filiera dell’olio d’oliva rappresenta un’arena in cui costruire percorsi di economia circolare tramite il superamento di alcune sfide particolarmente critiche (e.g., quelle tecnologiche, di mercato, quelle legate al coordinamento tra attori e quelle normative). Partendo dallo studio dell’attuale sistema produttivo olivicolo-oleario, DRASTIC analizza le leve e gli ostacoli per la transizione in un’alternativa circolare a questo sistema. Ciò avviene focalizzandosi su ognuna delle fasi principali della filiera, ossia quella di coltivazione e raccolta (sottosistema agro-ecologico), quella di trasformazione delle olive in olio (sottosistema agroindustriale) e quella di consumo (sottosistema di consumo).

DRASTIC ha due obiettivi principali:

  1. Studiare come promuovere e gestire la transizione della filiera dell’olio d’oliva in un modello di economia circolare.
  2. Valutare gli impatti di differenti percorsi di transizione.

Dato che l’industria attuale è bloccata dalle sue strutture lineari, ogni “loop” di una potenziale filiera agroalimentare circolare implica rilevanti ostacoli. DRASTIC affronta alcuni di questi ostacoli, suggerendo e comparando differenti possibili soluzioni per la transizione. In particolare, i principali risultati attesi da DRASTIC sono:

  • Nuove conoscenze su modelli di business circolari, su strategie di coordinamento in network circolari e sulle percezioni degli stakeholders di modelli di EC;
  • Linea guida su potenziali soluzioni tecnologiche, di mercato, organizzative e normative;
  • Dati sugli impatti ambientali, sociali ed economici, necessari per guidare futuri percorsi di EC.